Gnatologia o Bruxismo

Quando mangi, sbadigli, parli senti uno “scricchiolio” o un rumore vicino all’orecchio?

Hai dolori vicino alla mandibola, alle tempie, al collo? Hai vertigini, acufeni o difficoltà a restare in equilibrio? Hai mal di testa ricorrente e non sai perché?

Lo sapevi che postura e occlusione sono correlati?

Il nostro staff è in grado di fare diagnosi sulle più comuni patologie gnatologiche o disfunzionali dell’articolazione temporo-mandibolari e cranio cervico mandibolari o posturali.

Siamo al tuo fianco per realizzare un piano di trattamento personalizzato e l’eventuale applicazione di dispositivi quali bite, ortotici o placche di svincolo in grado di risolvere le più comuni patologie o disturbi di cui soffri.

DISORDINI E CLICK DELL’A.T.M.

I Disordini Cranio Cervico Mandibolari (DCCM) e/o i disordini temporo- mandibolari (TMD), rappresentano tutte quelle condizioni dolorose e/o disfunzionali di natura infiammatoria o degenerativa che interessano le articolazioni temporomandibolari (ATM), la muscolatura mandibolare e le strutture che con esse contraggono rapporti anatomo-funzionali.

Questi disordini possono rappresentare delle vere e proprie limitazioni nelle normali funzioni di vita della persona. Possono inficiare nella masticazione, nella fonazione, nei casi gravi nell’equilibrio e nelle normali funzioni di vita dell’individuo stesso.

Questa disfunzione viene descritta spesso col nome di sindrome di Costen e/o disfunzione temporo-mandibolare; più recentemente questa sindrome si è “allargata” fino ad includere la postura e le strutture della colonna vertebrale con particolare riguardo al gruppo delle vertebre cervicali. Oggi, infatti, si parla di disfunzione cranio cervico mandibolare o DCCM più che di disordini temporo-mandibolari appunto proprio per lo stretto legame anatomico funzionale esistente tra colonna vertebrale, collo, testa e chiaramente  mandibola.

I Disordini Temporo-Mandibolari sono un significativo problema sociale e non sono così rari; basti pensare che circa il 5-12% della popolazione ne soffre costituendo il secondo problema muscolo-scheletrico più frequente dopo il mal di schiena. Le donne sono colpite circa 4 volte di più degli uomini; l’età più interessata da questo disordine è tra il 20 e i 40 anni.

L’insorgenza può avvenire per vari motivi, tra cui traumi accidentali, i classici colpi di frusta negli incidenti, interventi odontoiatrici riabilitativi incongrui etc.; in varie situazioni sopraggiunge per una ridotta capacità dell’organismo di adattarsi alle mutazioni ambientali, occlusali, psicologiche e sociali.

DIAGNOSTICARE UN DISORDINE CRANIO CERVICO MANDIBOLARE O CLICK DELL’A.T.M.

Chi si occupa di individuare a curare questi disturbi? Si tratta dell’ortognatodontista o dello gnatologo, che sono gli specialisti che posseggono le migliori competenze riguardo alle articolazioni della bocca e tutti gli organi ad essa connessi. Lo specialista, attraverso accurati esami clinici, test e valutazioni, esami strumentali e radiografici, riesce a diagnosticare i problemi di malocclusione, parafunzioni come il bruxismo, oltre alle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e quelle posturali. In taluni casi lo specialista può avvalersi anche di esami suppletivi quali la pedana stabilometrica capace di misurare attraverso la pressione del corpo sulla pianta del piede, problematiche posturali derivanti da un mancato equilibrio occlusale oltre che da altri elementi.

Ci sarà capitato di sentire mentre sbadigliamo, parliamo o mangiamo o banalmente mentre apriamo e chiudiamo la bocca un rumore provenire vicino all’orecchio. A volte questo rumore può provocare dolore oppure no. Molto probabilmente si tratta di un click dell’A.T.M. che rappresenta una incoordinazione delle strutture deputate al movimento della mandibola. 

A volte vi sarà capitato di avere mal di testa ricorrenti, oppure di svegliarvi con dolori in regione auricolare, temporale (le tempie) o della mandibola. Queste manifestazioni cliniche possono indicare uno stato di tensione muscolare e/o articolare collegabili a para funzioni come il bruxismo; questo produce mediatori dell’infiammazione responsabili della sintomatologia dolorosa. Vi capita mai di avere mal di testa, cefalea con dolore che si irradia alla base del collo.  

In taluni casi può trattarsi di una problematica che può essere dovuta a varie cause: tipo di lavoro, la sedentarietà, la costituzione osteo mucosa della persona, una postura scorretta, una colonna vertebrale con strutture osteo mucose alterate da un punto di vista anatomico e/o funzionale fino a problematiche di natura odontoiatrica come ad esempio malocclusioni.

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LE PARAFUNZIONI E IL BRUXISMO

A volte ci capita di vedere che i nostri denti sono tutti consumati o magari che il nostro compagno/a, marito o moglie ci fa notare che durante la notte digrigniamo i denti. Si tratta del bruxismo, il quale il più delle volte può essere preceduto da fenomeni di serramento. Questa para funzione, il bruxismo, produce un suono caratteristico che è molto fastidioso per le persone conviventi e determina una progressiva perdita della sostanza dura dei denti (smalto e dentina), determinando una riduzione dell’altezza anatomica delle corone dei denti e nei casi gravi alla perdita della vitalità degli elementi dentari. Inoltre, il bruxismo, può determinare traumi d’occlusione a carico dei denti che possono determinare infiammazione del legamento parodontale dei denti stessi; nei casi più gravi il bruxismo può essere responsabile di fratture delle corone protesiche o addirittura anche dei denti naturali. Come già detto, il bruxismo può provocare nel tempo una progressiva riduzione della dimensione verticale del morso del soggetto e di conseguenza un aumento della ipertrofia e iperplasia dei muscoli della masticazione deputati alla apertura e chiusura della bocca. Lo stress muscolare determina soventemente dolori diffusi all’angolo della mandibola e regioni temporali, preauricolari e anche in regioni più distanti (trigger point).

BITE/ BITE FUNZIONALIZZATO POSTURALE

Il bite dentale è, nella maggior parte dei casi, il primo passo verso la risoluzione delle patologie masticatorie in quei pazienti che soffrono di bruxismo (sfregamento dei denti delle arcate dentarie antagoniste), serramento o disturbi dell’articolazione temporo mandibolare (click). In altre parole, questo dispositivo personalizzato è in grado di risolvere molte delle patologie che colpiscono l’articolazione temporo mandibolare, proteggono gli elementi dentari e riducono l’affaticamento e la tensione muscolare.

Prima di realizzare un bite su misura sono necessarie oltre che una visita gnatologica, eventuali esami strumentali radiografici, scintigrafia o RM e il rilievo di impronte digitali o analogiche. In questo modo vengono realizzati dei modelli delle arcate dentarie che, montate su articolatori, ci permettano di riprodurre nel miglior modo possibile l’occlusione statica e dinamica del paziente.  Il bite può essere realizzato in varie tipologie di materiali e va controllato periodicamente.

BITE ORTOTICO o PLACCA DI SVINCOLO

Questi dispositivi vengono realizzati in tutti quei pazienti che hanno una condizione di disordine dell’A.T.M. con o senza interessamento posturale e quindi della colonna vertebrale. Generalmente prima di realizzare un dispositivo di questo genere vengono effettuate una visita gnatologiaca, alcuni test e esami strumentali e radiografici alla stregua di quello che viene eseguito per la realizzazione del bite. Molto spesso viene eseguito un ulteriore esame, la pedana stabilometrica, necessaria per poter evidenziare anche disturbi posturali e misurarli.

La pedana stabilometrica è capace di misurare attraverso la pressione del corpo sulla pianta del piede elementi di origine posturale derivanti da un mancato equilibrio occlusale che si riflettono su una alterata pressione al livello plantare. Come per il bite prima di realizzare un bite o placca di svincolo sono necessarie anche delle impronte digitali o analogiche delle arcate del paziente e il loro montaggio in articolatore e considerando tutti gli esami effettuati precedentemente. 

Come il bite le placche di svincolo o ortotici o bite funzionalizzati devono essere controllati e monitorati periodicamente. Nel tempo possono andare incontro ad un consumo progressivo e quindi andrà valutata o meno la necessità di realizzarne di nuovi.

I dispositivi hanno bisogno di tempo per poter esprimere i loro benefici che, nel tempo, generalmente determinano il miglioramento o la scomparsa della sintomatologia e consentono in una buona percentuale dei casi anche la risoluzione di acufeni (se di origine articolare) e i mal di testa (se derivanti da cefalea muscolo tensiva o trigger point).